La Chambre Valdôtaine
è particolarmente impegnata nel settore della digitalizzazione. Quali sono le principali
iniziative in questo senso?
Si tratta di una delle nuove
competenze assegnate alle Camere di Commercio dalla riforma del Sistema
Camerale. La sfida è certamente interessante oltre che, a mio avviso, di grande
utilità per le imprese. L’obiettivo è quello di portare ad un vero e proprio
cambio di mentalità da parte degli imprenditori affinché possano sfruttare al
meglio le opportunità offerte. Per fare questo la Chambre ha attivato presso i
suoi uffici un Punto Impresa Digitale in grado di fornire alle imprese
interessate servizi di formazione, assistenza diretta tramite un Digital
Promoter e supporto all’auto valutazione del grado di digitalizzazione
dell’impresa, allo scopo di indirizzare le scelte dell’imprenditore verso le
soluzioni più appropriate per il suo tipo di business. A questo si affiancheranno nel corso del
prossimo anno dei voucher che metteremo a disposizione delle imprese a sostegno
delle attività di formazione e consulenza, che completeranno l’offerta di
misure predisposte a livello nazionale.
Quanto il virtuale
pesa oggi nel fare impresa?
Si tratta di un ambito di cui non
si può più fare a meno. Il comparto imprenditoriale valdostano potrebbe infatti
trarre importanti vantaggi dalle opportunità offerte dalla rete per superare i limiti
fisici imposti dalla particolare conformazione del territorio così come dalle
piccole dimensioni delle imprese. La rete rappresenta la nuova piazza sulla
quale i potenziali clienti si confrontano, discutono e si “passano parola”,
ampliando in maniera esponenziale il possibile bacino di utenza. E’ una piazza
che però non si limita al mondo del virtuale, ma che, sempre più, necessita di
una interfaccia fisica per poter completare quella esperienza emozionale che
costituisce una componente essenziale del moderno processo di acquisto. Non per
niente colossi del virtuale come Apple e Amazon continuano ad aprire negozi
fisici che divengono veri e propri punti di incontro e di riferimento per i
consumatori. Un ultimo
aspetto è poi quello della praticità. Un esempio su tutti è il “Cassetto
Digitale dell’Imprenditore”, un nuovo servizio offerto gratuitamente dal
sistema camerale e che permette all’imprenditore di avere sempre a disposizione
on line tutti i dati della propria azienda senza necessariamente recarsi presso
gli sportelli.
Dal vostro
osservatorio come Camera di Commercio si inizia a intravedere qualche accenno
di ripresa?
La crescita del numero delle imprese anche nel
III trimestre dell’anno è certamente un dato positivo e conferma quanto emerso
già nel periodo precedente. Gli ultimi dati ci parlano di un tasso di crescita
dello 0,51% che posiziona la Valle d’Aosta al secondo posto tra le regioni
italiane con un risultato superiore sia alla media dell’Area Nord Ovest, sia
alla media nazionale. Non possiamo però rilassarci. Ora risulta fondamentale
cercare di consolidare questa tendenza per rilanciare il comparto
imprenditoriale. In questo senso i temi sui quali sarà necessario
concentrare gli sforzi dovranno essere quelli di favorire l’accesso al credito
e alla liquidità delle aziende. Sarà inoltre fondamentale sostenere
ulteriormente la creazione di reti di imprese per generare una crescita
complessiva del comparto imprenditoriale attraverso la valorizzazione delle
singole peculiarità che lo compongono.
Quali sono state le
attività che hanno caratterizzato di più il vostro operato quest’anno?
I fronti sui quali la Chambre è
costantemente impegnata sono molti. La finalità ultima è sempre quella di
fungere da supporto alle imprese e da stimolo alla crescita del comparto
economico. Per fare questo siamo stati impegnati, in collaborazione con
l’Amministrazione regionale, nella promozione delle eccellenze del territorio
attraverso le principali manifestazioni organizzate nella nostra regione e
fuori Valle. Penso, solo per citare qualche esempio, al Marché au Fort, alla
Giornata dell’Artigiano, al Marché Vert Noel, al Modon d’Or, ma anche ad
Artigiano in Fiera a Milano. A questo abbiamo affiancato una campagna di
comunicazione in Svizzera, Liguria, Piemonte e Lombardia per dare ulteriore
visibilità alla nostra regione e alle diverse iniziative. Particolarmente
importante è stato poi, come abbiamo avuto modo dire prima, il lavoro portato
avanti nell’ambito della digitalizzazione così come quello legato alla legalità
e alla prevenzione dei fenomeni criminali. Altro importante dossier sul quale
abbiamo lavorato e continueremo a lavorare in futuro è quello del supporto alle
imprese in difficoltà, grazie al lavoro portato avanti con la Fondazione La
Scialuppa Onlus, con la Caritas e con la Fondazione Comunitaria.
Sul fronte della
formazione aziendale state offrendo moltissime opportunità alle aziende
valdostane…
La formazione rappresenta un
altro volet di grande importanza. E’ infatti grazie a questo genere di attività
che cerchiamo di fornire alle imprese tutti gli strumenti necessari a cogliere
nella maniera più proficua tutte le opportunità offerte dal mercato così come
dalle normative nazionali ed internazionali. Per questa ragione l’attività
formativa è particolarmente eterogenea e spazia dalla digitalizzazione
all’etichettatura, dalle normative per lavorare all’estero a quelle che
regolano la costituzione delle reti di imprese. Si tratta forse del settore
che, in termini di adesioni e di partecipazione, ci sta dando i risultati
migliori, a testimonianza, oltre che della bontà del percorso intrapreso, anche
della volontà delle imprese valdostane di tenersi aggiornate e di mettersi in
gioco per tentare di risolvere la difficile situazione economica.
Della formazione
abbiamo già detto. Quali sono le altre leve utili alle imprese per stare sul
mercato nel migliore dei modi?
Credo che la vera sfida per il
futuro sarà quella delle reti e della capacità di lavorare insieme. E’ un
argomento che stiamo portando avanti ormai da diversi anni ma sul quale abbiamo
intenzione di intensificare ulteriormente gli sforzi. Siamo una realtà piccola
in termini numerici, anche se con una grande qualità in termini di produttivi.
Per affrontare le richieste del mercato è necessario imparare ad unire gli
sforzi per ottimizzare le risorse e massimizzare i risultati. Le reti di
impresa, così come le altre forme di aggregazione, rappresentano una
opportunità enorme in questo senso. Ne sono un esempio i buoni risultati
ottenuti nell’organizzazione dei diversi eventi nei quali il pubblico ed il
privato sono riusciti ad unire gli sforzi. Pensiamo ad esempio al Marché Vert
Noel e alle diverse iniziative messe in campo dalle diverse associazioni.
Perché tutto questo porti al risultato auspicato è però necessario che le
imprese comprendano due cose: la prima è che mettersi insieme non vuole dire
annullare la propria identità quanto piuttosto sfruttare al meglio le
potenzialità che ognuno può mettere a disposizione, la seconda è che le reti
non sono un argomento che interessa solo le grandi aziende, ma piuttosto una
opportunità offerta proprio alle realtà più piccole e meno strutturate per
crescere in termini di competenze e di mercato.
Anche in Valle sta
partendo l’alternanza scuola-lavoro. Come Presidente della Chambre ma anche
come imprenditore qual è la sua impressione?
E’ certamente una grande
opportunità anche se si tratta di un dossier sul quale sarà necessario lavorare
molto. Per le aziende essa costituisce una occasione per inserire al proprio
interno forze giovani e con competenze che spesso mancano. Penso ad esempio a
tutto il discorso del web e delle nuove tecnologie, ma anche ad un approccio
alle diverse problematiche innovativo e più fresco. Per il sistema formativo
essa costituisce una occasione per fornire ai giovani nuovi strumenti e
conoscenze in grado di rendere meno traumatico l’inserimento nel mondo del
lavoro. Per il sistema generale l’alternanza scuola lavoro può costituire un
importante strumento di verifica e di orientamento delle attività future ed un
modo per intervenire in maniera puntuale e precisa sulle esigenze del settore
dell’impiego. La sfida è quindi importante e stiamo collaborando in maniera
sempre più proficua con l’amministrazione regionale e con i diversi attori
impegna sulla scena. Certamente la strada da fare è ancora molta ma sono sicuro
che la direzione intrapresa è quella giusta.
Normalmente già
portate avanti molte attività. Cosa possiamo segnalare per il 2018?
Il 2018 sarà un anno importante e
di grande lavoro per la Chambre Valdotaine. Come già detto sarà necessario
consolidare i segnali di ripresa cercando di favorire l’accesso al credito e
alla liquidità anche delle imprese che godono di buona salute proprio per
favorire la ripresa degli investimenti. Proseguirà il lavoro nell’ambito della
digitalizzazione così come tutta l’attività formativa per cercare permettere
alle nostre aziende di valorizzare al meglio il proprio potenziale. Non
mancheranno la presenza e l’apporto della Chambre nei principali avvenimenti
sul territorio così come proseguirà l’impegno nell’ambito dell’alternanza
scuola lavoro. Come detto in precedenza cercheremo di intensificare ulteriormente
il lavoro per supportare, favorire e promuovere le forme di aggregazione tra
imprese così come saremo impegnati nel cercare di rispondere alle richieste del
territorio con una collaborazione sempre più puntuale ed efficace con le
associazioni di categoria.
Un sogno da
Presidente della Chambre da realizzare?
I sogni sono certamente
importanti perché ci aiutano a guardare avanti, ma credo che in questo momento
sia più importante rimanere con i piedi per terra per cercare di portare a casa
risultati puntuali ed immediati che possano ridare fiducia alle nostre imprese.
Come abbiamo avuto modo di dire in precedenza dobbiamo fare i modo che i
segnali di ripresa che abbiamo registrato si consolidino e per questo è
necessario che tutti uniscano gli sforzi e lavorino insieme in una unica
direzione. Credo che questo sia l’auspicio più importante. Abbiamo le
competenze, abbiamo l’esperienza e le capacità per fare bene e rilanciare
l’intero sistema Valle d’Aosta. Dobbiamo imparare a condividere le buone
pratiche per valorizzare, nel rispetto delle singole peculiarità, il grande
potenziale che la nostra regione e le nostre imprese sono in grado di mettere
in campo. La sfida è certamente impegnativa ma sono certo che siamo in grado di
portarla a termine.