Come ho già fatto per il mio precedente intervento all'Università (
leggete qui) provo a impostare un post che riassuma ciò che dirò oggi al seminario, organizzato dal Csv, «
La partecipazione a portata di click».
Credo però che rispetto a quella esperienza sia più forte la variabile platea. Dovendo parlare di blog sarà perciò bene dedicare qualche minuto a cercare di cogliere attese e competenze di chi avrà la santa pazienza di ascoltarmi.
Ad esempio qualcuno di voi sta pensando di dare vita ad un blog? E soprattutto che cosa pensate che sia un blog?
Ed ora la mia traccia ipotetica...
Ritengo opportuno proporre prima di tutto una lettura che ci aiuti a mantenere i piedi per terra senza tuttavia troppo scoraggiarci. Merita di essere letto l’articolo di
Riccardo Chiaberge, l’uomo che ha fatto del Domenicale del Sole 24 Ore un vero tempio della cultura e che, guarda caso, ha pure lui un suo blog. L’articolo in questione è
«Il blog porta la democrazia (allo Strega)».
Divertiamoci ora con «
Google suggest», ma in una una maniera un po’ originale. Come mi ha insegnato un mio amico blogger. Dal nome molto poetico:
Ikaro.
Tutti si chiedono
«come fare un blog» (digitate su google le frasi tra virgolette), ma in realtà bisognerebbe chiedersi
«come scrivere un blog» (e di questo vi siete già occupati) e qualcuno (anzi molti) è spesso tentato dal chiedersi
«cosa scrivere in un blog» perché per molti la vera domanda è
«come guadagnare con un blog». Se questo fosse il vostro principale interesse potrei segnalarvi tantissimi siti dedicati all’argomento ad esempio
questo…
Sono però convinto che voi non rientriate in quest'ultima categoria per due motivi: il tema di questo corso, cioè la partecipazione, e poi perché in realtà questa domanda non può essere fatta a Google… Perfino se volete guadagnare soldi non la dovete fare perché il blog siete prima di tutto voi, o una parte di voi, una parte del vostro mondo. E anche questo post lo dice…
La prima cosa da chiedersi è che cosa voglio scrivere su internet e perché?
Ciò non toglie che fissati alcuni paletti iniziare a girare su internet possa essere utile.
Ecco alcune delle risorse che mi hanno aiutato e spero possano essere utili anche a voi.
4° e 5°) Consiglio di tenersi aggiornati sulle novità della rete. Come? Io mi trovo molto bene con questo
social network. Come funziona? Ve lo spiego grazie ad un altro mio amico blogger.
Leggete qui.
6° e 7°) Ma questo blog prima o poi bisognerà pur farlo concretamente. Io ho utilizzato la piattaforma
blogger. Esiste anche
wordpress. E molte altre. Avete soltanto l'imbarazzo della scelta.
8°) Siccome però dopo un po' la versione base del vostro blog non vi basterà più consiglio a chi usa blogger di consultarsi «
Creare blog».
9°- 10° e 11°) Tre blog che ho trovato simolanti:
Problogging per la riflessione sull'utilizzo dei blog a livello aziendale;
Merlinox perchè da blogger navigato riesce a dare consigli sintetici ed efficaci e
Franco Ziliani perché è un blogger di quelli veri con personalità. E’ un bell’esempio di un blog che non si occupa di nuove tecnologie o di come si fanno i blog.
Ma ora devo parlare un po' di me, della mia esperienza.
Le risposte sul post saranno sintetiche. In aula invece cercherò di capire cosa è meglio dire e cosa può essere più utile approfondire.
Perché ho fatto il blog?
Volevo sperimentare una nuova forma di comunicazione.
Perché ho scelto questo tema?
Perché dopo alcuni articoli sul Corriere della Valle ho trovato molta gente stupita che in Valle ci potessero essere così tante imprese interessanti…
Cosa volevo ottenere dal blog?
Raccogliere informazioni (ospitando anche post non miei).
Volevo anche dare vita a dibattiti. E qualche volta ci sono riuscito.
Sul versante del dibattito il bilancio è però deficitario. La gente interviene poco. I commenti nel blog, come potete vedere, sono numericamente poco rilevanti.
Mi sarebbe anche piaciuto far nascere una community degli imprenditori on line.
Dove poter dibattere i problemi del fare impresa, ma non è stato possibile.
Sono però riuscito a sviluppare qualche esperienza di partecipazione.
Il blog è passato dal virtuale al reale (anche se in partenza era nato nel reale, cioè sulle colonne del Corriere della Valle) arrivando addirittura in Università.
Senza dimenticare la lezione di oggi.
In sintesi
1°) Chiaritevi bene gli obiettivi del vostro blog. Solo così potrete capire se alcune idee che trovate in rete fanno per voi oppure no.
2°) Se volete fare un blog per essere visibili e credibili ricordatevi che i contenuti sono fondamentali.
3°) Una volta che ci sono i contenuti curate anche la forma del blog. All’inizio vorrete metterci dentro di tutto di più poi capirete che l’essenzialità paga.
4°) Fate conoscere il vostro blog attraverso i media tradizionali se siete interessati ad avere visibilità regionale. Se volete sfondare in rete intrattenete buoni rapporti con altri blogger oppure ricorrete ad alcuni social network. Quello più noto è Oknotizie. I social network danno risultati migliori se però vi occupate di temi non localizzati e soprattutto altamente polemici. Il che non sempre è positivo. In generale è consigliabile dedicare tempo alla cura del blog. Tuttavia provarli un po' quando si inizia la propria avventura su internet può essere istruttivo.
5°) Se avete bisogno di un aiuto su internet troverete sicuramente sempre qualcuno disposto a darvelo. O se avete un problema state tranquilli che qualcun altro ha già trovato la soluzione.
6°) Non dovete avere fretta e soprattutto non scoraggiatevi. Meglio una piccola community consolidata che tanti accessi casuali da google (anche se confesso che il contatore che sale massaggia l’ego…)
7°) Programmazione e improvvisazione devono essere il vostro yin e il vostro yang. Sono elementi complementari, si consumano e si sostengono a vicenda, sono costantemente mantenuti in equilibrio. Ma solo voi sapete come fare.
8°) I post sul modello le dieci cose da sapere per ripulire le interiora di un serpente boa o gli otto consigli per il blogger alle prime armi piacciono a Google da morire… Provare per credere…
9°) ...ma allo stesso tempo i post lunghi come questo eliminano qualunque beneficio.