Sono trentatre gli esercizi commerciali contrassegnati dalla «coppa dell’amicizia» dei Saveurs du Val d’Aoste, il nuovo contrassegno di qualità per il settore agroalimentare ed enogastronomico valdostano, istituito dalla legge regionale 15/2004 (e di cui in questo blog ho scritto spesso).
Il nuovo logo è diventato realtà grazie ad un apposito disciplinare, caratterizzato da una lunga gestazione, che ha permesso soltanto lo scorso settembre di definire i primi sedici esercizi (6 ristoranti, 5 agriturismi, 3 esercizi commerciali e 2 strutture ricettive) in grado di fregiarsene, mentre per altri diciassette sta per completarsi l’istruttoria.
Il contrassegno identifica gli esercizi commerciali nei quali, affidandosi alla professionalità e ai «saperi» dei rispettivi gestori, è possibile degustare o comperare i prodotti del territorio – con qualità ed origine garantite -, provare le ricette della tradizione regionale in un contesto architettonico e di ambiente autenticamente valdostani.
Il nuovo bando scade oggi
Per far crescere il numero di adesioni l’Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti ha aperto un nuovo bando per il rilascio della concessione di utilizzo del contrassegno che scade proprio oggi martedì 31 marzo, per un numero massimo di 40 domande. «Lo scarso numero di domande ricevute non mi stupisce – osserva l'albergatore Piero Roullet che ha partecipato ai lavori del Comitato che hanno portato alla nascita del contrassegno -. Bisogna far capire ad un ristoratore perché può essere conveniente per lui entrare in un simile circuito e la Regione sta facendo una campagna promozionale, a mio avviso, troppo timida».
I numeri non ci preoccupano
L’assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz non è d’accordo. «I numeri tutto sommato non ci preoccupano più di tanto e sono comprensibili in una fase di sperimentazione come è l’attuale. E’ chiaro che per fare una campagna di promozione mirata ci serve una massa critica di esercizi. Non si è mai visto fare promozione di un prodotto che ancora non c’è. Inoltre vorrei che fosse chiaro: il contrassegno non è della Regione, ma è un patrimonio degli operatori. Sono loro prima di tutto a doverci credere e noi in questo li sosterremo. Abbiamo già presentato il marchio alla Bit e in occasione della Fiera di Sant’Orso».
Gli investimenti in programma, sulla base dei dati fornitici dalla Direzione alberghi, strutture ricettive extralberghiere e commercio, prevedono l’inserimento della promozione del marchio Saveurs nell'ambito della campagna stampa 2009 con un impegno di spesa tra i 25.000 e i 30.000 euro, e la realizzazione di un dépliant stampato in ventimila copie da distribuire in Valle d’Aosta e in occasione di tutte le iniziative di promozione dell'offerta turistica valdostana nelle regioni limitrofe. (Pubblicato sul Sole 24 Ore Nord Ovest del 25 marzo)